Il ritmo

A scuola il ritmo è fondamentale e si configura come metodo non solo per un apprendimento sano ma anche per una vita sana. Il ritmo si ripete, è  prevedibile, dà sicurezza ma esso non deve irrigidire, al contrario esso è il contenitore entro il quale  si possono sperimentare la libertà e l’autonomia senza che esse generino caos.

Il ritmo comincia al mattino, quando tutti entrano a scuola e ci si riunisce nel cerchio di condivisione.  Il cerchio è la struttura, nella struttura si muove il ritmo, ovvero l’ascoltare e il raccontare. Durante il  cerchio ogni bambino può prendere la parola a turno mentre gli altri ascoltano. Questo è il  momento, scandito dal suono della campana tibetana, in cui il gruppo condivide gioie o esperienze  dolorose, in cui si può proporre, organizzare, ricordare, cantare e diventa un contenitore affettivo che cementa l’identità e il gruppo.

Il ritmo prosegue scandendo la mattinata in due periodi di lavoro didattico intervallati da un lungo momento all’aperto di gioco libero. Questa struttura consente un ritmo disteso e lento, non  frammentato, in cui si alternano fasi di concentrazione e di gioco, assicurando al bambino la possibilità di muoversi in libertà e il diritto di lavorare con calma, soffermandosi e andando in profondità.

La lezione stessa ha un ritmo che vede l’alternarsi di momenti di movimento e rielaborazione  cognitiva: si comincia con uno stimolo che può essere un’esperienza, una domanda o una narrazione,  segue una parte in cui ognuno condivide con gli altri le proprie idee e ragionamenti e infine si  procede al lavoro di sintesi scritta.

Il ritmo, specialmente nelle prime classi, passa anche attraverso giochi di battiti di mani, le conte e canzoni che favoriscono la comprensione della logica matematica, aiutano la concentrazione, la  lateralizzazione e la memoria. Il ritmo una volta integrato si muove da solo dando sicurezza ed autonomia ai bambini.

Infine il pranzo, che conclude le attività del mattino, e che in sé abita altri piccoli ritmi:  apparecchiare, servire, ascoltare la lettura ad alta voce, sparecchiare e lavarsi i denti.

Anche le attività dell’anno, scandite da feste e ritualità, creano un ritmo che si ripete rassicurante,  favorendo il costruirsi della comunità intorno a gesti abitati da senso, come per esempio la Festa  delle Lanterne, per celebrare l’avvicinarsi dell’inverno e il riposo della luce o il Cerchio dei passaggi  perché la comunità possa essere testimone del percorso di crescita di tutti i bambini e ragazzi.

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